giovedì 2 settembre 2010

Isola di Alicudi



L'isola di Alicudi è un'isola di 5,2 km² facente parte delle Isole Eolie. Amministrativamente fa parte del comune di Lipari (ME), coord.geogr. 38°32'N 14°24'E). Gli abitanti dell'isola vengono chiamati Arcudari.

Anticamente era nota come Ericusa, dal greco antico Ἐρικοῦσα (ricca di erica).
Geografia [modifica]
L'isola di Alicudi è la più occidentale dell'arcipelago eoliano ed è situata a circa 34 miglia marine (circa 63 km) a ovest di Lipari. È dominata dal monte Filo dell'Arpa, un vulcano spento, quasi perfettamente circolare, di 5 km², con coste scoscese e ripide che costituisce la parte emersa, dai 1.500 m di profondità del fondo del mare, fino ai 675 mt s.l.m del punto culminante dell'isola. È abitata solo sul versante orientale, quello digradante in modo meno aspro verso il mare. L'unico centro abitato dell'isola è chiamato anch'esso Alicudi e si divide in sei piccole frazioni:

Alicudi porto, che si trova sul livello del mare e si caratterizza per la presenza del molo sul quale attraccano traghetti ed aliscafi, due negozi di alimentari (gli unici due presenti sull'isola) e l'ufficio postale (ad Alicudi non ci sono né banche né bancomat).
Contrada Tonna, che costituisce la frazione più ad ovest dell'isola.
San Bartolo, che si trova salendo dal porto ad una altezza di circa 330 metri ed è caratterizzata dalla presenza della chiesa dedicata a San Bartolo, patrono delle isole Eolie.
Contrada Pianicello, che si trova alla stessa altezza di S. Bartolo, ma più ad ovest ed è abitata da una popolazione di madrelingua tedesca originaria della Svizzera. Questa piccola frazione utilizza l'energia elettrica fornita dagli impianti fotovoltaici e l'acqua piovana raccolta sfruttando gli antichi serbatoi delle case. La gran parte degli abitanti ha inoltre ripreso a coltivare alcune colture tradizionali come la vite e l'olivo.
Contrada Sgurbio, che si trova alla stessa altezza di S. Bartolo, ma sul lato Est dell'isola. Questa piccolissima frazione è composta da cinque case, ognuna delle quali ha il nome di uno dei sensi.
Bazzina, ultimo gruppo a est di case isolate in riva al mare.
L'isola delle eriche nel dopoguerra era abitata da oltre 600 persone, in gran parte emigrate in Australia nel corso dei successivi decenni. Attualmente la popolazione conta circa 100 abitanti


Alicudi Porto
Scale di Alicudi
Alicudi dall'alto.

Economia [modifica]
In quest'isola di natura vulcanica, la terra risulta essere particolarmente fertile e coltivabile. Non deve dunque stupire se ad Alicudi è possibile ancora ammirare i terrazzamenti che spezzano il versante del vulcano ed hanno permesso per decenni agli abitanti di vivere dell'attività agricola.

È interessante ricordare che la pesca nei secoli passati, a differenza di oggi, non ebbe mai uno sviluppo degno di nota a causa della presenza di pirati e predoni che rendeva di fatto tale attività poco conveniente rispetto all'agricoltura.

I principali prodotti dell'isola sono l'ulivo, la vite, i capperi e la pesca. Il turismo è una voce importante dell'economia dell'isola, anche se in maniera minore rispetto alle altre isole. Gli abitanti sono molto versatili: così, molti di quelli che in estate pescano, d'inverno eseguono lavori di ristrutturazione edilizia; altri accompagnano i turisti in escursioni in barca,o affittano imbarcazioni. Sull'isola operano un albergo-ristorante(solo in estate), alcuni affittacamere, due botteghe, un bar e una piccola boutique-edicola (anche gli ultimi due aperti solo in estate).

Ambiente [modifica]
Il mare è accessibile solamente tramite scogli o spiaggette di sassi. Risalendo invece le ripide mulattiere, ci si immerge nei mille colori offerti da agavi, fichi d'india, capperi in fiore, bouganville rosse, rosa, viola, arancio e, naturalmente, eriche.

Nella zona più alta dell'isola, Filo dell'Arpa, il paesaggio cambia profondamente rispetto alla zone marittima, le piante di ulivo e di fico d'india, molto diffuse fino ai 300 metri, cedono il posto a felci, alberi di castagno,erica ed altri arbusti.

Le case tradizionali hanno tetto piano per la raccolta dell'acqua piovana, che viene convogliata in grandi cisterne, e camere intercomunicati affiancate, che si aprono su terrazzi con sedute in muratura (bissuoli) e tipiche colonne coniche (pulere) sui cui si appoggiano le travi in legno dei pergolati, un tempo per il sostegno delle viti.

Trasporti [modifica]
Gli unici mezzi di trasporto, utilizzati solo per i materiali, sono i muli,che hanno sostituito gli asinelli, meno robusti, e che da qualche tempo si vedono in carovane con un unico conducente. Non vi sono veicoli in circolazione, mancando le strade, ad eccezione di una striscia di pietre e cemento che si snoda per alcune centinaia di metri per serve per collegare la centrale elettrica e il piazzale dell'eliporto per le emergenze, al piccolo molo. L'isoletta è collegata all'isola maggiore, Lipari, con un servizio marittimo, sia tramite aliscafo sia tramite traghetto da Alicudi a Lipari via Filicudi, Rinella e Santa Marina Salina oppure direttamente dalla Sicilia

www.alicudi.it/

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