La Storia
• età omerica, la leggenda vuole che siano stati gli esuli troiani a costituire il primo nucleo abitato sotto la rupe, dove grazie ai numerosi scogli era più facile la pratica della pesca.
• 456 d.C., il villaggio è distrutto dai Vandali.
• VIII-IX sec., il dominio bizantino garantisce alla terra di Scilla una certa prosperità; la rocca è abitata da monaci italo-greci, chiamati Padri Basiliani.
• IX-XI sec., le coste calabre sono sconvolte dalle feroci scorrerie saracene.
• 1060, i Normanni dopo un lungo assedio al castello occupano il borgo e scacciano per sempre i Bizantini.
• XI-XIV sec., Scilla conosce sotto gli Svevi un periodo di prosperità grazie ai commerci con l'Oriente e con i principali porti dell'Adriatico. Poi passa sotto il dominio degli Aragonesi e quindi degli Angioini.
• 1523, Paolo Ruffo, conte di Sinopoli e capitano d'armi in Reggio Calabria, acquista il feudo di Scilla e impedisce al feroce pirata Barbarossa di sbarcare su questi lidi. La famiglia Ruffo, di origini antichissime, ha segnato la storia di Scilla, come quella dell'intera Calabria, portando i suoi membri a ricoprire cariche di vicari, viceré, marescialli, prelati, cardinali.
• 1720, il castello di Scilla viene fortificato dagli Austriaci per difenderlo dagli Spagnoli che però nel 1734 ritornano in possesso delle Due Sicilie. Nel 1783 un terribile terremoto-maremoto devasta il borgo.
• 1827, tramontato l'astro napoleonico, i Borbone, tornati padroni del Regno, istituiscono anche a Scilla una guardia urbana.
• età omerica, la leggenda vuole che siano stati gli esuli troiani a costituire il primo nucleo abitato sotto la rupe, dove grazie ai numerosi scogli era più facile la pratica della pesca.
• 456 d.C., il villaggio è distrutto dai Vandali.
• VIII-IX sec., il dominio bizantino garantisce alla terra di Scilla una certa prosperità; la rocca è abitata da monaci italo-greci, chiamati Padri Basiliani.
• IX-XI sec., le coste calabre sono sconvolte dalle feroci scorrerie saracene.
• 1060, i Normanni dopo un lungo assedio al castello occupano il borgo e scacciano per sempre i Bizantini.
• XI-XIV sec., Scilla conosce sotto gli Svevi un periodo di prosperità grazie ai commerci con l'Oriente e con i principali porti dell'Adriatico. Poi passa sotto il dominio degli Aragonesi e quindi degli Angioini.
• 1523, Paolo Ruffo, conte di Sinopoli e capitano d'armi in Reggio Calabria, acquista il feudo di Scilla e impedisce al feroce pirata Barbarossa di sbarcare su questi lidi. La famiglia Ruffo, di origini antichissime, ha segnato la storia di Scilla, come quella dell'intera Calabria, portando i suoi membri a ricoprire cariche di vicari, viceré, marescialli, prelati, cardinali.
• 1720, il castello di Scilla viene fortificato dagli Austriaci per difenderlo dagli Spagnoli che però nel 1734 ritornano in possesso delle Due Sicilie. Nel 1783 un terribile terremoto-maremoto devasta il borgo.
• 1827, tramontato l'astro napoleonico, i Borbone, tornati padroni del Regno, istituiscono anche a Scilla una guardia urbana.
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